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La tradizione del Presepe Napoletano è ricca di diversi personaggi che vivificano l’anima della scena natalizia.

Il presepe può essere arricchito da tante figure e statuine, ma quelle che non devono mancare sono:

• La Natività, la famiglia
• Benino, il pastore dormiente
• I Re Magi, le tre età dell’uomo e la molteplicità delle razze
• L’Oste, il pastore che non ha accolto la famiglia in fuga, il male
• Ciccibacco, che sta sopra il carro e trasporta il vino
• La Zingara, che col bambino richiama la fuga di Maria
• La Lavandaia, che con i suoi panni stesi ricorda il candore di Maria
• Il Pastore della Meraviglia,  rappresenta la fine del viaggio verso il prodigio che si è compiuto
• Il Pastore di cammino, che porta i doni a Gesù, seguendo dalla prima apparizione la stella cometa
• I Zampognari, musici venuti da borghi montani
• Fruttivendoli ed Ambulanti, la vita reale

Il Presepe Napoletano risale al 1700, quando l’allestimento religioso uscì dai luoghi religiosi per abbellire le case dell’aristocrazia napoletana.
Diverse le simbologie e i pastori caratteristici del presepe napoletano, da Benino alla zingara, dal monaco alle allegorie del pozzo e della grotta, ma su tutti il vero focus del presepe napoletano è lo scoglio, il luogo della nascita di Gesù Bambino.

Il presepe napoletano, infatti, è rappresentato dalla folla e dalla freniticità della scena, per poi incantarsi nel momento esatto della nascita di Cristo.